venerdì 11 settembre 2015

Ermocrate - Il Dialogo perduto di Platone




Ermocrate pretende di essere il dialogo perduto di Platone, è la terza parte della tarda trilogia dopo il Timeo e il Crizia. Ed inizia da dove si interrompe quest'ultimo.
I personaggi del dialogo sono gli stessi dei suoi predecessori: Timeo, Crizia, Socrate e infine Ermocrate che narra la storia dell'ultimo Re di Atlantide Gadiro, che è stato in grado di deificarsi in terra attraverso l'uso dell'Albero della Vita, un modello divino spiegato nelle sue parti nel dialogo.
La seconda parte del libro è atta ad indagare approfonditamente i temi trattati nel dialogo,è un'analisi del mondo delle idee Platonico che parte da considerazioni che riguardano la natura dell'uomo e la forma dell'anima analizzata attraverso il modello dell'albero della vita.

Precedentemente questa seconda parte era stata pubblicata sotto il nome di Post Tenebras Lux e contiene un'analisi approfondita del mondo delle idee di Platone, l’Iperuranio, partendo da considerazioni che riguardano la natura dell'uomo e della mente analizzata attraverso il modello dell'albero della vita rivisto in chiave concreta e pratica, assolutamente non allegorica.

L'analisi riguarda le strutture della mente riconosciute in neuroscienze e l'analisi delle caratteristiche dell'informazione, di come il mondo delle idee si sviluppi in modo dimensionale.

Prefazione dell’autore

Alfred North Whitehead, matematico e filosofo britannico affermò che tutta la storia della filosofia occidentale non è che una serie di note a margine su Platone. Questo perché la produzione di Platone oltre ad essere ricchissima (più di trenta dialoghi) è anche di una qualità ineguagliabile, i concetti da lui elaborati sono stati la base della civiltà Europea, e sono tutt'oggi utilizzati e considerati all'interno della filosofia in matematica, tanto che personaggi di spicco come Kurt Gödel vengono definiti come matematici Platonisti. Perfino Cartesio (René Descartes)  filosofo e matematico francese che viene ritenuto fondatore della matematica e della filosofia moderna, non fa altro che rielaborare e approfondire concetti già trattati ampiamente nei dialoghi di Platone, per esempio nelle “Meditazioni metafisiche” Cartesio afferma:

"Tutto ciò  che fino ad ora ho ammesso come vero al massimo grado, l'ho tratto dai sensi o per mezzo dei sensi; tuttavia mi sono accorto talvolta che essi ingannano, ed è atteggiamento prudente non fidarsi mai di quelli che ci hanno ingannato anche solo una volta”.

Lo stesso identico tema è trattato nel Fedone di Platone:

"E per quanto riguarda l’acquisto della sapienza, pensi che il corpo possa essere d’impedimento oppure no, qualora, in questa ricerca, lo si prenda come compagno? Voglio dire questo: la vista o l’udito danno agli uomini la certezza assoluta oppure, come ci dicono i poeti, noi nulla vediamo e nulla udiamo con precisione? E se questi sensi non sono né sicuri, né adeguati, tanto meno lo saranno gli altri che sono più deboli di questi. Dunque, quand'è che l’anima coglie la verità? È evidente che quando essa si accinge a considerare qualche questione e lo fa con l’aiuto del corpo, cade in inganno”.

Se Perfino un matematico Cartesio considerato il fondatore della filosofia moderna non è altro che una nota a margine di Platone, pensate dunque quanto possa essere follemente arrogante uno scrittore sconosciuto che addirittura pretende di scrivere un libro chiamato Ermocrate.

Ma eccomi qua, senza poter fare altrimenti.

Nel corso della storia, la filosofia della scuola di Atene è stata prima derubata dal pensiero abramitico per validare un assetto teologico che nulla a che vedere con la filosofia, per poi essere rilegata nei tempi moderni ad anticaglia, a mera elucubrazione senza contesto, senza che questo corrisponda minimamente a verità. E persone che nulla hanno a che vedere con la filosofia si sono definiti filosofi, persone che trattano di economia, di politica, di costume e società, ma che non trattano la questione fondamentale su cui tutto il resto si costruisce: la metafisica, lo studio delle cause prime. 

Senza metafisica non c’è filosofia. Tutto il resto è una conseguenza delle cause prime.

Lo studio delle cause prime è stato spostato dall'indagine filosofica alla verità teologica. Apologeti di ogni sorta hanno utilizzato i concetti elaborati da Platone, Aristotele, Plotino per interpretare un testo che in se non ha altro che guerre e questioni umane. Ma filosofia e fede non sono conciliabili. Il filosofo ha la necessità di mettere in dubbio tutto ciò che apprende e scopre, il credente non può.
Ma non sono io a dirlo, che nella mia arroganza pretendo di scrivere “Ermocrate”, ma bensì l’ultimo esponente della scuola di Atene, Plotino, il filosofo (davvero) che è stato in grado di effettuare un sincretismo di tutti i pensieri elaborati dalla scuola di Atene prima di lui, mettendo infine in accordo le osservazioni di Platone ed Aristotele, cito:

“Da coloro che non si lasciano prendere dall'inganno, frequente tra gli uomini, saranno facilmente riconosciute le dottrine che gli gnostici hanno ripreso dai Greci, operando aggiunte per nulla lecite; e proprio in riferimento alle dottrine a cui vogliono opporsi, dove introducono generazioni e corruzioni complete, manifestando disprezzo per questo universo, attribuendo all'anima la colpa della sua comunanza con il corpo, criticano il reggitore di questo universo, fino a giungere ad una identificazione tra il Demiurgo e l’Anima, e ad attribuire ad essa le stesse passioni delle anime particolari”.

Come afferma Plotino, gli abramiti non hanno il diritto di utilizzare la filosofia per spiegare la fede. La filosofia è la ricerca della verità, la fede no.

Questo dialogo inizia esattamente dove viene interrotto il Crizia di Platone, e pretende di essere la sua continuazione. Chiaramente il pretesto narrativo è il mito di Atlantide coerentemente con il Timeo e il Crizia di Platone, e questo pretesto mitologico si sviluppa seguendo come base la struttura narrativa di Apotheosis – L’ultimo Re di Atlantide. E non va considerato come retta opinione, ma come mito appunto.

Il libro è strutturato in due parti, il dialogo tra Timeo, Crizia, Socrate e Ermocrate, e l’approfondimento e analisi dei temi trattati.

Questa pagina viene continuamente aggiornata ad ogni update.

Galleria di riferimento:






Playlist Youtube con spiegazioni del testo approfondite:


Sono disponibili i Solidi Platonici illustrati nel testo, sia in forma gratuita come file da stampare e da costruire, sia le stampe in acciaio acquistabili:

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