mercoledì 3 giugno 2020

Apotheosis - The last King of Atlantis - English version

English version



Three guys come into possession of an ancient artifact of Atlantis which is revealed to be a product of the technology of ancient civilization. The last King of Atlantis comes into contact with them and leads them to rediscover the lost city through one of its colonies. A story that alternates between human dramas and divine ambitions, the epic of a people destroyed by the thirst for power and corruption of individuals. A platonic love story, an adventure made of mysteries, puzzles and humor.

Preface by the author

The last time I touched Apotheosis was many years ago. Since then many things have changed, including me. I made many cuts, some narrative cuts, some common sense cuts, resulting in a leaner, more concentrated, more intense text. I combined the two books (2007 - 2009) previously called "The key of desires" and "Ascent and fall" finally giving it a finale. I would have liked to deepen some sub-plots, but I prefer to leave a complete but not exhaustive text. This story is dedicated to Prometheus, to a man who wants to help the world but does not know or realize that the world is not what it appears to be. I hope I can arouse in him the curiosity to deepen, the same curiosity that other authors aroused in me who have treated the same identical theme, Atlantis and deification. I hope to live up to these authors and to have returned everything that was given to me as a gift.

venerdì 27 marzo 2020

Filosofia e religione - non vanno mescolate

Sokratis_statue_in_Delphi di Lemur12, Attribution

Una cosa buona mescolata ad una cosa cattiva, diventa una cosa cattiva.

il bene mescolato anche ad un minimo di male diventa un male.

Se negli ingredienti di una torta buonissima metti un po' di veleno, il risultato è una torta velenosa.

Lo stesso vale per religione e filosofia che sono due cose completamente opposte, la filosofia è la ricerca della verità, la fede no.

Come dice Tertulliano, apologeta cristiano del II secolo: "i dogmi della  religione cristiana vanno sostenuti con convinzione tanto maggiore quanto meno sono comprensibili alla ragione". Dunque filosofia e fede sono agli opposti, e de facto nemiche.

E non è lecito usare la filosofia per spiegare la fede.

Un apologeta che usa la filosofia per spiegare il dio dell'antico testamento, è di fatto un nemico della filosofia, e il più grande detrattore.

Dice Plotino, l'ultimo esponente della scuola di Atene: "Da coloro che non si lasciano prendere dall’inganno, frequente tra gli uomini, saranno facilmente riconosciute le dottrine che gli gnostici hanno ripreso dai Greci, operando aggiunte per nulla lecite; e proprio in riferimento alle dottrine a cui vogliono opporsi, dove introducono generazioni e corruzioni complete, manifestando disprezzo per questo universo, attribuendo all’anima la colpa della sua comunanza con il corpo, criticano il reggitore di questo universo, fino a giungere ad una identificazione tra il Demiurgo e l’Anima, e ad attribuire ad essa le stesse passioni delle anime particolari".

Inoltre chi prende il Dio trascendente e metafisico scoperto ed elaborato dal pensiero greco, e lo inserisce nella bibbia spacciando yahweh per trascendente e metafisico mente sapendo di mentire, ci sono infatti più passi nella stessa bibbia che tolgono completamente il dubbio al riguardo ad esempio (e non sono i soli):

Salmi 81 Io ho detto: «Voi siete dèi, siete tutti figli dell'Altissimo». Eppure morirete come ogni uomo, cadrete come tutti i potenti.

Genesi 32,3 Giacobbe al vederli disse: «Questo è l'accampamento di Dio» e chiamò quel luogo Macanaim.

Esodo 33,11 Così il Signore parlava con Mosè faccia a faccia, come un uomo parla con un altro. Poi questi tornava nell'accampamento, mentre il suo inserviente, il giovane Giosuè figlio di Nun, non si allontanava dall'interno della tenda.

Deuteronomio 23,4 Nel tuo equipaggiamento avrai un piuolo, con il quale, nel ritirarti fuori, scaverai una buca e poi ricoprirai i tuoi escrementi. 15 Perché il Signore tuo Dio passa in mezzo al tuo accampamento per salvarti e per mettere i nemici in tuo potere; l'accampamento deve essere dunque santo, perché Egli non veda in mezzo a te qualche indecenza e ti abbandoni.

Così come nel mondo greco e romano esistevano tante divinità di carne, con passioni umane e necessità umane, allo stesso modo esistevano nel mondo ebraico, senza che questo fosse un gran mistero:

Giudici 11,24
Non possiedi tu quello che Camos tuo dio ti ha fatto possedere? Così anche noi possiederemo il paese di quelli che il Signore ha scacciati davanti a noi.

1Re 18,21
Elia si accostò a tutto il popolo e disse: «Fino a quando zoppicherete con i due piedi? Se il Signore è Dio, seguitelo! Se invece lo è Baal, seguite lui!». Il popolo non gli rispose nulla.

Senza contare che tutto l'antico testamento non è altro che la narrazione delle guerre di yahweh (il dio del deserto, poi spacciato per metafisico), niente di più niente di meno. E in più passi si può leggere come oltre ad essere un dio di guerra, fosse anche particolarmente spregevole ed efferato, ad esempio:

Osea 14,1: Samaria espierà, perché si è ribellata al suo Dio. Periranno di spada,
saranno sfracellati i bambini; le donne incinte sventrate.
Un mostro.

Chiunque abbia a cuore la filosofia ha il dovere di tenere lontano gli apologeti cristiani da questa.

Lo stesso vale per tutte quelle cose buone mescolate ad un minimo di male.

Il cristianesimo non è ne migliore ne peggiore dell'ebraismo o dell'islam, tutte sono religioni basate sullo stesso identico dio di guerra, nemico del mondo greco e dell'europa.

Il fatto che il cristianesimo sembri migliore per via della mescolanza con la filosofia greca è in realtà un male, non un bene, in quanto getta discredito sulla filosofia facendola diventare un mezzo per l'imposizione di yahweh in Europa. E di fatto la persona che diventa atea dopo aver scoperto la verità mostruosa su yahweh, tende ad allontanare la filosofia, perché la vede collegata con questo grande male.

mercoledì 25 marzo 2020

Apotheosis - Labirinti e Divinità - gioco da tavolo


Apotheosis - Labirinti e Divinità

Capitolo 1 - aiGhptos

Apotheosis – Labirinti e divinità è un gioco da tavolo basato sul libro "Apotheosis – l’ultimo Re di Atlantide", i cui eventi si svolgono diecimila anni fa dopo la cacciata dalla città eterna dell’ultimo Re.

I Giocatori impersonano la progenie dei figli di Lilith, anche se di aspetto umano, in loro scorre del sangue divino che gli permette di avere particolari poteri, attraverso l’uso dei solidi platonici sono in grado di fare magie, evocare eidos o ombre durante i combattimenti.

Esistono due versioni del gioco, una gratuita liberamente scaricabile rilasciata sotto Creative Commons, e una Deluxe che include i disegni originali acquistabile qui:

Versione aquistabile su Amazon con illustrazioni originali aggiuntive.
Eventualmente è possibile comprare le carte da gioco prestampate su:

Il gioco è rilasciato sotto Creative Commons 4.0
Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale (CC BY-NC-ND 4.0)

La storia principale è delineata, il mastro labirinto (chi conduce il gioco), può eventualmente aggiungere dei labirinti da affrontare per espandere il gioco.

Per giocare è necessario stampare tutti i file collegati a questa avventura:
Ultimo aggiornamento 1.4 del 26 Marzo 2021

Istruzioni-personaggi-dadi-statistiche-attacchi
labirinti e divinità -carte-da-gioco

È consigliato stampare le carte da gioco su un foglio più spesso in modo che siano più maneggevoli e durature.

L'aggiornamento 1.4 del 26 Marzo 2021 contiene:
- Nuovo svolgimento della trama per i personaggi freir e kerberos
- Nuove carte da gioco, carte personaggi, pergamente, equipaggiamento
- Correzione statistiche
- Miglioramento nelle istruzioni con illustrazioni
- Nuove illustrazioni

L'aggiornamento 1.2 del 26 Aprile 2020 contiene:
- Nuovo svolgimento della trama per i personaggi ausiliari sfinChs e lamas
- Nuove carte da gioco
- Correzione carte personaggi
- Miglioramenti nella descrizione dell'avventura e nella strategia di gioco
- Spiegazione degli status nel foglio istruzioni




domenica 5 gennaio 2020

Il paganesimo senza la sua base filosofica non serve a niente

Il concetto di Dio metafisico trascendente, è il prodotto del pensiero greco e non di quello ebraico.

Nel mondo greco sin dall'antichità si sono cercate le cause dell'"Essere", per esempio Anassimandro filosofo di 2600 anni fa, afferma letteralmente "il Principio degli esseri è l'infinito ... da dove infatti gli esseri hanno origine, ivi hanno anche la distruzione secondo necessità".


Ma l'elaborazione più articolata delle cause dell'essere le otteniamo da Platone ed Aristotele, mentre Platone postula una realtà distaccata da quella terrena che contiene in se i modelli, le idee, che sono causa dell'essere nel mondo terreno, Aristotele invece sostiene che la forma, l'idea, non è distaccata dal mondo fisico, è invece correlata in una catena di causa effetto (potenza e atto) alla cui origine vi deve essere necessariamente un principio costituito di pura forma, e la cosa più simile alla pura forma è il pensiero.



700 anni dopo Platone ed Aristotele, Plotino filosofo di Alessandria d'Egitto ellenizzato, riesce a fondere il pensiero di Platone e Aristotele effettuando un sincretismo, e infine spiega i diversi stati dell'essere del Principio (chiamato Uno, o bene, o Dio), chiamato come tale tenendo sempre presente però che è scorretto dargli un nome o peggio personificarlo, perché letteralmente il primo stato dell'essere deve necessariamente essere apeiron, alogos e amorfos (infinito, indicibile, privo di forma).


L'analisi filosofica di Plotino al tempo si era diffusa fino a Roma, persino l'imperatore Gallenio seguiva le sue lezioni, il mondo ebraico/cristiano ha avuto l'astuzia di impadronirsi dei concetti elaborati dalla scuola di Atene e di farli propri inserendoli nell'interpretazione di un libro (la bibbia) che in se non contiene nessun concetto filosofico, ma è bensì un libro che parla unicamente delle guerre del dio Yahweh, specificando tra l'altro in più passi la sua natura mortale, esattamente come tutte le antiche divinità (la cui natura di carne è ben risaputa e narrata nelle vicende decisamente umane e passionali degli Dèi).

Il concetto che abbiamo oggi di Dio, è dunque derubato interamente dal pensiero greco. Ma ironicamente i movimenti neo-pagani, invece di riappropriarsi dei concetti elaborati dal mondo pagano che gli appartengono di diritto, molto spesso li ignorano, o peggio ancora li sostituiscono con una "pseudo magia" che fa uso di concetti elaborati durante la repressione della santa inquisizione, o peggio più moderni (concetti come le streghe, la magia, la wikka). E diventano la brutta parodia del cristianesimo, perché facendo uso di concetti come le streghe, vengono associati all'antagonista teologico di yahweh (che sarebbe lucifero/satana) dunque diventano anch'essi l'ennesima costola delle religioni abramitiche (ebraismo, cristianesimo e islam).


Qualunque individuo che si definisca pagano, ha il dovere etico, storico, logico di studiare la metafisica sviluppata dal pensiero Greco, senza la quale il paganesimo non ha nessun senso.

Studiare gli Dèi mortali (che come tali vengono descritti, con la loro natura terrena e passionale), senza comprendere la natura della realtà è un mero esercizio pratico, che da l'impressione di avere una base, una struttura "religiosa" che in realtà si regge sul nulla. È si importante conoscere i propri miti e racconti, ma è più importante riconoscere che la filosofia è parte integrante della nostra cultura e che non deve essere usata impropriamente dagli apologeti delle religioni abramitiche.

lunedì 9 dicembre 2019

San Nicola è un impostore

"Adoro scendere nelle tombe

spargere brina sui morti,

congelare il sangue nelle vene

e ghiacciare i cervelli nelle loro teste".

Estratto dalla poesia di Nekrasov, poeta russo ottocentesco che parla di "Nonno gelo, naso rosso"



Ossia quello che è stato trasformato dagli abramiti cristiani in babbo natale.

Nel mondo pagano Europeo il periodo che va da Novembre a Dicembre è invaso da ogni sorta di figure inquietanti, come il Krampus, Joulupukki, Nonno gelo (babbo natale) e Perchta (la befana), per quale motivo? Qual'è l'origine di queste figure?



Il tutto inizia dalla festa pagana Samhain, poi rinominato "halloween", questo giorno rappresentava per i celti la fine dei raccolti, quando il terreno veniva preparato per l'inverno.

Nella dimensione ciclica del tempo presente nella visione della cultura celtica, Samhain si trova in un punto fuori dalla dimensione temporale, che non appartiene ne all'anno vecchio, ne all'anno nuovo, in questo giorno, il velo che divide la terra dei vivi da quella dei morti, si assottiglia e i due mondi possono comunicare.

Quando i Romani entrarono in contatto coi Celti, identificarono il Samhain con la loro festa dei morti (Lemuria) che era però celebrata nei giorni 9, 11 e 13 maggio, altri invece ne hanno visto l'analogia col Mundus Cereris: Si tratta di una fossa posta nel santuario di Cerere e consacrata agli dèi Mani, che ha forma circolare. La fossa rimane chiusa per tutto l'anno ad eccezione di tre giorni, Il rito prevedeva infatti che il 24 agosto, il 5 ottobre e l'8 novembre il mundus fosse aperto e pertanto quei giorni erano segnati nel calendario con la dicitura "mundus aperto". L'apertura del mundus metteva in comunicazione il mondo dei vivi e quello dei morti.

Museo archeologico nazionale di Napoli - Pubblico dominio

Il mondo pagano è costellato di questi spiriti invernali, dei veri e propri demoni che attraversano la terra.

Schiachperchten

Perchtenmasken in Hüttschlag - Holger Uwe Schmitt - Opera propria
In Austria tradizionalmente si fa un corteo nel periodo di natale chiamato "Perchtenlauf" fatto di mostri molto simili al krampus, degli scaccia spiriti che proteggono il ​​villaggio o la città dalla morsa delle forze del male per tutto l'anno. In origine, la parola Perchten (plurale di Perchta) si riferiva alla maschera femminile che rappresentava l’entourage di Perchta , un'antica dea. Nella tradizione, le maschere venivano portate durante le processioni fatte nell'ultima settimana di dicembre e nella prima settimana di gennaio, particolarmente il 6 gennaio.

Secondo un'antica leggenda, la notte prima dell'Epifania (5 gennaio), Perchta la strega arriva in ogni casa e per quei bambini che hanno lavorato duramente tutto l'anno e non si sono comportati male, mette una moneta d'argento nella scarpa, e per quelli che sono pigri e si sono comportati male gli taglia lo stomaco e lo riempie di paglia e pietre. In italia Perchta è diventata la befana, di cui ha mantenuto solo l'aspetto e non la sostanza.



In alcune descrizioni, Perchta ha due forme; può apparire bella e bianca come la neve come il suo nome, o anziana e tormentata.

La parola Perchten è plurale per Perchta, e questo è diventato il nome del suo corteo, così come il nome di maschere di animali indossate in sfilate e feste nelle regioni montuose dell'Austria. Nel XVI secolo, i Perchten assunsero due forme: alcuni sono belli e luminosi, noti come Schönperchten ("bellissimo Perchten"). Questi vengono durante le dodici notti e i festival per "portare fortuna e ricchezza alla gente". L'altra forma è la Schiachperchten ("brutti Perchten") che ha zanne, zanne e coda di cavallo che vengono usate per scacciare demoni e fantasmi. Gli uomini si vestivano da Perchten durante il XVI secolo e andavano di casa in casa scacciando gli spiriti malvagi.

Joulupukki - La capra mannara

In Finlandia i bambini chiamano "babbo natale" Joulupukki, il moderno Joulupukki sembra proprio il comune babbo natale, il nonno col cappotto rosso e la barba bianca e i regali in borsa, ma accompagnato da una capra... Perché?

In finlandese la parola youlu significa Yule, cioè Natale e Pukki significa capra, infatti in Finlandia originalmente quello che è diventato babbo natale era una capra mannara, che come tutti gli altri demoni del periodo invernale punisce i bambini cattivi, li cucina in un calderone e li mangia.




Nonno gelo - Morozko



Le origini del personaggio di Ded Moroz precede il cristianesimo come mago slavo dell'inverno. Secondo alcune fonti della mitologia slava, Ded Moroz, allora chiamato anche Morozko o Ded, è un demone della neve. Tuttavia, prima del cristianesimo il termine demone non aveva connotazioni negative. Come con molte altre figure mitiche, solo nel tempo ai demoni sono state attribuite caratteristiche negative.

Sotto l'influenza delle tradizioni ortodosse, il personaggio di Ded Moroz è stato trasformato. Dal 19 ° secolo gli attributi e la leggenda di Ded Moroz sono stati modellati da influenze letterarie.

Dopo la rivoluzione russa, le tradizioni natalizie furono attivamente scoraggiate perché considerate "borghesi e religiose". Allo stesso modo, nel 1928 Ded Moroz fu dichiarato "un alleato del sacerdote e del kulak".  Tuttavia, l'immagine di Ded Moroz ha assunto la sua forma attuale durante il periodo sovietico, diventando il simbolo principale della festa di Capodanno (Novy God) che ha sostituito il Natale. Alcune tradizioni natalizie furono riportate in vita in seguito alla famosa lettera di Pavel Postyshev, pubblicata a Pravda il 28 dicembre 1935. Postyshev credeva che le origini della festa, che erano pre-cristiane, erano meno importanti dei benefici che poteva portare ai bambini sovietici.

La storia:

C'era una volta una donna che aveva una figlia tutta sua, che amava, e una figliastra, che odiava. Un giorno, la donna ordinò a suo marito di portare la figliastra nei campi invernali e lasciarla lì a morire, e lui obbedì. Morozko nonno gelo la trovò, e lei, essendo educata e gentile con lui, le regalò un forziere pieno di cose belle e abiti raffinati.

Quando la matrigna vide ciò che la figliastra ha riportò, ordinò a suo marito di portare sua figlia naturale nei campi. Ma a differenza di prima, questo bambina fu scortese con Morozko ed egli la congelò a morte. Quando il padre le riportò il corpo, la vecchia pianse.

Morozko ha le stesse identiche fattezze di babbo natale, con la differenza di avere un abito azzurro ed essere coerentemente un "nonno" e non un "babbo", il colore azzurro è coerente con il suo essere uno spirito invernale.

E San Nicola?



Non c'entra assolutamente nulla, ne da un punto di vista storico, ne da un punto di vista di immaginario, è completamente diverso.

San Nicola nasce a Patara di Licia, in Turchia, è stato uno dei 318 partecipanti al concilio di Nicea, perseguito da Diocleziano e liberato da Costantino. E non ha niente a che vedere con Morozko o con Joulupukki. Quando il cristianesimo iniziò a incorporare la cultura pagana nelle loro feste, hanno fuso la figura pagana con la leggenda cattolica già esistente di San Nicola per creare Babbo Natale.

Fonti:

Joulupukki: https://comrade-koch.livejournal.com/49241.html
Poesia di Nekrasov:Nonno gelo - naso rosso: https://ramblingatthebridgehead.wordpress.com/2017/12/05/red-nosed-frost-extract-by-nikolay-nekrasov/
Samhain: https://www.ilcerchiodellaluna.it/central_calend_samhain.htm
Morozko: https://terreceltiche.altervista.org/tag/morozko/
Morozko nell'Enciclopedia dei miti e leggende russe: https://books.google.it/books?id=eD5AkdM83iIC&printsec=frontcover&dq=parents+pay+ransom+to+ded+moroz&hl=en&sa=X&ei=XtnHVNCgC5DlgwTb14PwBw&redir_esc=y#v=snippet&q=Morozko&f=false
Mundus Cereris: https://www.identitainsorgenti.com/galleries/memento-mori-quel-mosaico-che-ricorda-gli-antichi-riti-legati-ai-morti/